
«Bisogna puntare su competenze qualificate e su manager capaci di governare l’innovazione. La qualità del lavoro di tutti è la sfida più grande che abbiamo dinnanzi». Queste le parole del presidente Federmanager, Stefano Cuzzilla, in occasione dell’Assemblea nazionale che si è svolta a Roma lo scorso venerdì 26 maggio 2018 al MAXXI – il Museo nazionale delle Arti del XXI secolo.
All’evento, che ha visto la partecipazione di 300 manager, sono intervenuti i rappresentanti aderenti a tutte le forze politiche e gli esponenti delle Parti sociali.
In occasione dell’Assemblea nazionale sono stati presentati i dati sulla situazione occupazionale del management, elaborati da Federmanager su fonte Inps, da cui è risultato che le imprese industriali con almeno un dirigente in organico sono diminuite del 16% dall’inizio della crisi ad oggi, passando dalle 18.724 unità del 2011 alle 15.742 del 2017. In un mercato sempre più globalizzato e orientato all’innovazione, Federmanager ha chiarito l’importanza che le imprese si dotino di competenze manageriali se non vogliono perdere in competitività.
Molto preziosi, inoltre, sono stati i contributi dei rappresentanti degli Enti del sistema Federmanager coordinati dal Direttore Generale, Mario Cardoni. Hanno preso parte attiva all’Assemblea dei manager i vertici di: Previndai, Previndapi, Fasi, Assidai, Fondirigenti, Fondo Dirigenti PMI, Fondazione Idi, Federmanager Academy, Praesidium, Fasdapi, PMI Welfare Manager, CDi Manager, 4.Manager, Vises Onlus.
Condividendo priorità attuali e sfide future sui temi di previdenza, sanità, formazione e sviluppo manageriale, gli interventi dei Presidenti sono stati uniti da un comune fil rouge: la necessità di attribuire al welfare contrattuale un orizzonte di integrazione concreta con il welfare pubblico.
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