Lunedì 1° febbraio, presso la sala convegni dell’Unione Industriale, si è svolto l’incontro
organizzato da FEDERMANAGER Vercelli e Novara-VCO con l’
on. Luigi Bobba (Sottosegretario del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali). Hanno partecipato all’incontro, evidenziandone la rilevanza e l’interesse, oltre ad un nutrito e qualificato gruppo di dirigenti e manager, il sindaco di Vercelli, Maura Forte, presidente e direttore dell’UIVV, Cottura e Mezzano, il vicepresidente nazionale di FEDERMANAGER Andronaco, i presidenti delle sette associazioni territoriali Federmanager piemontesi Renzo Penna (Biella), Francesco Bausone (Alessandria), Pietro Masoero (Asti), Gianni Censi (Cuneo), Bruno Ferraris (Novara), dr. Massimo Rusconi (Torino), il presidente di CIDA Piemonte Rusconi e di Manageritalia Torino Massa, e Adriana Sala dell’UCID di Vercelli.
Cibrario, presidente di Federmanager Vercelli, ha aperto i lavori, citando il titolo dell’incontro: “Italia 2016: lavoro, sviluppo, pensioni e welfare. Il ruolo e le aspettative dei manager”, un argomento vasto e di attualità, che ha consentito all’on. Bobba di illustrare la visione sua e del governo sui singoli temi inseriti nello scenario economico e politico ancora confuso e pieno di incognite sia a livello nazionale che internazionale. Citando la recente affermazione di Renzi: ” Non siamo qui per prendere ordini ma per guidare l’Europa”, Bobba ha voluto evidenziare l’esigenza e la volontà di dare una svolta al ruolo dell’Italia su temi fondamentali per la sopravvivenza dell’Unione Europea e per il suo sviluppo: gli aspetti economici e politici legati ai flussi migratori e la loro connessione con i vincoli e le flessibilità del Patto di stabilità e crescita, temi su cui si giocano le opportunità di sviluppo dei paesi europei e la possibilità di sconfiggere gli euroscetticismi e i populismi crescenti. Alla luce delle riforme fatte e dei primi risultati raggiunti, l’Italia si presenta con le carte in regola per poter far sentire il proprio peso in Europa. Pur ammettendo che resta ancora molto da fare l’on. Bobba ha evidenziato le azioni del governo per incentivare lo sviluppo e ridurre le diseguaglianze, dal Jobs Act alle misure di sostegno dell’occupazione, dai fondi per la lotta alla povertà all’incentivazione del welfare aziendale. Poco si é fatto, ha detto, sulle pensioni per non creare false aspettative laddove non vi erano le risorse per realizzarle. Ha concluso auspicando che, alla luce dei primi risultati ottenuti, si consolidi quel clima ottimista e positivo che fa da volano ad uno sviluppo stabile.
Ha poi preso la parola il sindaco che, riportando in ambito locale i temi già sviluppati, ha citato le iniziative volte a creare sviluppo e lavoro sul territorio: la fusione Atena-Iren, con il relativo aumento di capitale e i conseguenti investimenti, le prospettive di sviluppi progettuali legati ai fondi europei ed infine le aspettative aperte con il recente viaggio in Cina.
Nel successivo dibattito, con molti interventi, si è focalizzata l’attenzione sulla figura e sul ruolo dei manager e sulle loro aspettative. E’ stato evidenziato come l’immagine del manager appaia spesso sui media con una connotazione negativa (manager che rubano, che guadagnano in modo abnorme, che hanno “pensioni d’oro”, etc.) mentre la stragrande maggioranza dei dirigenti svolge onestamente il proprio lavoro, vitale per l’Azienda, con retribuzioni non sempre commisurate alle responsabilità e alla precarietà della posizione, e al termine dell’attività percepisce una pensione che non è “d’oro” ed è unicamente il risultato dei sostanziosi contributi versati in una vita di lavoro.
I manager hanno particolarmente sofferto per la crisi da cui ancora stentiamo ad uscire; sono decine di migliaia i colleghi che negli ultimi anni hanno perso il lavoro, molti nella nostra provincia. E’ stato rivendicato il ruolo fondamentale che la categoria può e deve svolgere per garantire una reale ripresa economica e sociale al Paese, in particolare attravwerso un’evoluzione in senso manageriale delle imprese e delle pmi in particolare. Per raggiungere questo obbiettivo Federmanager ha lanciato un innovativo Servizio di certificazione delle competenze manageriali, che attesta le competenze curriculari e le competenze trasversali dei manager certificati, con lo scopo di offrire alle imprese un serbatoio di profili portatori di esperienze e competenze certificate. Sempre con l’obiettivo di una maggiore ‘managerializzazione’ delle aziende e, in particolare, delle pmi, Federmanager propone il ‘manager a tempo’ (temporary management), che può dare un importante contributo ad aziende di piccole dimensioni che si trovano ad affrontare passaggi generazionali, innovazioni dei processi produttivi, sviluppo di una fase di marketing o commerciale, progetti di export seri, e che non possono mantenersi un dirigente a tempo pieno e indeterminato.
La comunità manageriale è portatrice di valori quali meritocrazia, impegno, responsabilità, innovazione; e questi valori devono essere recepiti anche nella sfera pubblica; e con soddisfazione vediamo i recenti provvedimenti del Governo tesi a garantire efficienza nella pubblica amministrazione, coinvolgendo e responsabilizzando la dirigenza, premiando l’aumento di produttività e il raggiungimento di obbiettivi.
Le conclusioni, affidate al rappresentante CIDA Piemonte e al dr. Andronaco, hanno evidenziato la disponibilità e la forte ambizione dei dirigenti ad impegnarsi dentro la società per dimostrare che una classe manageriale preparata ed efficace è una risorsa non solo per l’Azienda, ma per il Paese intero.